Perchè scommettere oggi sulla ricettività alternativa

Lavorando da venticinque anni nella comunicazione alberghiera e turistica, di cui venti esclusivamente attraverso Internet, ci scopriamo oggi attenti e consapevoli testimoni della rottura dei vecchi equilibri consolidati tra domanda/offerta ed alla nascita di nuovi modelli turistici ed economici. Questo “nuovo che avanza” in modo così travolgente chiede adesso, attraverso decine, centinaia di migliaia di voci di cittadini,  di essere presidiato in modo efficace ed urgente.  Il progetto Associazione Host della ospitalità residenziale Italiana si riferisce a questa urgenza.

I processi di trasformazione della domanda alberghiera ai quali ci riferiamo sono nati oltreoceano sulla scia della crisi economica del 2008 per raggiungere ben presto le nostre città  dove hanno trovato uno ambiente più che maturo al cambiamento. La criticità dell’offerta alberghiera italiana risiede infatti oltre che nelle ridotte dimensioni delle unità, storico punto critico della nostra offerta, soprattutto nel modello PRE-moderno delle sue strategie commerciali affidate totalmente alla “rendita di posizione passiva” intesa come vicinanza al borgo antico, alla costiera, al monumento famoso piuttosto che a qualunque altro contesto naturale/ storico/ artistico/ commerciale/ industriale che svolga funzione di attrazione sul cliente. Questo modello efficiente nel secolo scorso è oggi invece causa della involuzione nel settore alberghiero, entrato come tutti noi in un ciclo critico di trasformazione economica e sociale che richiederebbe ben altra visione imprenditoriale e capacità propositiva.

Da parte loro molte aziende alberghiere contribuiscono al danno rispondendo al diminuire dei ricavi nell’unico modo che conoscono: aumentando le tariffe.  Su questo incremento del prezzo di vendita viene però ad incidere anche l’elevato costo dell’intermediazione che ad ogni aumento cresce in proporzione, riducendo così di nuovo i margini aziendali ed inevitabilmente la qualità offerta al cliente che si trova così a pagare prezzi crescenti per un  servizio “calante”.

Vale la pena rammentare che BI (Before Internet) o meglio ancora BG (Before Google) diciamo vent’anni fa, l’intermediazione media nella prenotazione alberghiera costava il 10% mentre oggi è praticamente triplicata a causa delle strategie di vendita delle Online Travel Agencies (OTA) che spingono gli alberghi ad una furiosa concorrenza per guadagnarsi visibilità sulla prima pagina di vendita. Questi modelli di marketing basati sulla “pubblicità” piuttosto che sulla qualità e sul servizio, hanno portato ad allineare verso l’alto i prezzi di vendita degli alberghi più economici che oggi applicano con naturalezza ed incoscienza le stesse tariffe delle categorie superiori sicuri di trovare comunque un acquirente in quanto forti degli strumenti di vendita in rete, riducendo così la forbice di prezzo tra le categorie ed aumentando la confusione nell’utente.

Nuove piattaforme Internet, tra le quali Airbnb ed HomeAway sono gli operatori di punta, hanno esplorato e quindi spalancato nuovi mercati proponendo forme alternative di ospitalità come l’affitto da parte di privati del proprio appartamento o di parti di esso, incontrando una entusiastica risposta del mercato. Dal 2010 ad oggi il solo AIRBNB, il portale che più di altri ha contribuito al successo di vendita della nuova offerta ricettiva non alberghiera, è cresciuto dai 400.000 ospiti ai 17.000.000 di soggiorni venduti solo durante l’estate 2015 in tutto il Mondo.

L’affitto breve a scopi “turistici” peraltro è sempre esistito in Italia pure se in modo assolutamente marginale, oggi però accade che la forte domanda di ospitalità diversa dalla camera pagata ben più del suo valore, incontri con facilità e convenienza questa ricettività alternativa più conveniente e molto bene attrezzata. Ad alimentare questo mercato sono proprio quelle famiglie italiane alla ricerca di strategie  funzionali ad integrare il reddito: affittano le stanze lasciate libere dai figli o lo stesso appartamento di proprietà fino a ieri messo a reddito sui canali dell’affitto tradizionale con i rischi ed i valori connessi. Queste famiglie e questi proprietari hanno imparato rapidamente ad orientarsi sul piano commerciale utilizzando gli efficienti strumenti di vendita e promozione offerti dai portali  specializzati, ma si orientano con difficoltà tra le tante normative fiscali e legali, non sempre di facile ed univoca interpretazione.

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