Nato nell’autunno del 2007 dalla necessità e dall’ingegno di Brian Chesky, Joe Gebbia e Nathan Blecharczyk. Solo cinque anni dopo nel 2012 rappresentava già l’offerta residenziale di 26.000 città in 192 Paesi con 10 milioni di notti prenotate in tutto il mondo. Per riferirci a numeri più recenti l’estate 2015 il “Airbnb Summer Travel Report” riporta 17 milioni di ospiti di cui un milione nella sola giornata dell’8 agosto 2015.
Una ricerca di Eugene Sperling, ex direttore del National Economic Council degli Stati Uniti, ha valutato che nel 2014 i guadagni derivanti dalla condivisione degli alloggi mediante Airbnb hanno comportato per le famiglie americane un ricavo medio di 7.530 dollari con una occupazione media della loro abitazione di circa 66 giorni l’anno. Alla luce di queste cifre e dell’affermazione del Country manager italiano di AIRBNB che l’Italia nel 2015 (EXPO !) è diventata il terzo mercato per importanza si capisce come per gli Host nazionali questo portale rappresenti davvero “l’alba di una nuova epoca”.

Va riconosciuto che la Sharing Economy senza l’entusiasmo e la forza dei due fratelli maggiori UBER ed AIRBNB avrebbe certamente impiegato più tempo e maggiore fatica per imporsi universalmente e divenire come è oggi riconosciuto un vero e proprio fenomeno culturale sociale oltre che economico.
E’ il numero uno, giù il cappello e su le maniche per registrarsi e familiarizzarsi con i loro processi commerciali, peraltro tra i più frendly del settore.
Mercato di riferimento

30 milioni di ospiti nel 2015, età media 35, più donne (54%) che uomini (46%), provenienti da 57.000 città differenti di 150 diversi paesi. Interessante sapere che la maggior parte dei viaggiatori estivi è rimasta nel suo Paese/continente, ma l’elenco delle destinazioni più popolari copre tutto il mappamondo: da Parigi a Lisbona a Milano, dai monti Catskill della catena Appalachi, nello stato di New York a Los Angeles, Seoul e Osaka.

Modalità di registrazione ed inserimento


Airbnb rientra tra i pochi portali che prevedono la messa in vendita immediata non appena terminato l’inserimento. Anche tutto il processo di registrazione e pubblicazione, dall’inserimento di testi ed immagini alla compilazione della tariffa , è il più semplice tra i tanti portali di affitto breve online, davvero alla portata di qualunque Host senza esperienza di editing digitale e di Ecommerce. I prezzi poi vengono addirittura suggeriti dal portale stesso, cosa che facilita gli Host più inesperti. Il meccanismo di ranking interno è basato sui giudizi degli ospiti, più misterioso è invece lo sviluppo del listing, cioè del posizionamento della propria struttura sulla pagina che il cliente riceve in seguito alla sua specifica ricerca su destinazione e data di arrivo/ partenza. La cosa è tutt’altro che indifferente considerando che proprio il successo italiano di Airbnb comporta che in molte località abbia in archivio oltre 10.000 proposte da sottoporre all’utente, e la propria visibilità rispetto all’utente dipende proprio dal posizionamento in questa offerta così vasta..

Costi e modalità di prenotazione/ incasso/ pagamento commissioni


Le commissioni reali sono circa del 13% delle quali il 3% preso dalla tariffa proposta dall’Host ed il rimanente 10% caricato al cliente in modo trasparente all’atto della prenotazione. La modalità più utilizzata dagli Host, e quella da noi consigliata ai meno esperti ed a tutti quelli che non utilizzano strumenti di gestione dei portali, è quella della prenotazione indiretta, nella quale l’utente invia una richiesta per la data trovata disponibile e l’Host risponde accettandola o rifiutandola con motivazione. Una volta che l’Host ha accettato la richiesta di prenotazione l’utente ha alcuni giorni per inviare il pagamento ad AIRBNB, che in caso di rinuncia provvederà a rifonderlo secondo le modalità previste dall’Host. Il portale paga l’Host subito dopo il checkout del cliente sul conto bancario indicato. La modalità è tra le più lineari e sicure di tutto il panorama della prenotazione online, sollevando l’Host da qualunque problematica di tipo finanziario o legata alle carte di credito.