AIRBNB model: e non chiamatelo piu’ extralberghiero

Quando il business diventa cultura ed arriva ad incidere sulla semantica, solitamente poco disponibile ad aprirsi al nuovo, è segno che qualcosa di forte è certamente accaduto nel modello sociale. L’esempio più evidente è la CocaCola: dopo di essa qualunque bibita si volesse collocare in quel segmento di mercato ha dovuto richiamarla per nome: PepsiCola, MeccaCola, CarrefourCola, Cola Esselunga…

Dobbiamo prendere probabilmente coscienza come lo stesso processo vada applicato a tutto il mondo dell’affitto breve, rinato ovunque nel Mondo a maggiore dignità ed ancora maggiori volumi economici grazie al portale AIRBNB. Incontro ogni giorno personalmente o in chat decine di persone con le quali mi confronto sui tanti aspetti di questo business, e devo riconoscere che non ho altro modo di definirlo che richiamandomi al suo archetipo: AIRBNB model.

Sono ben cosciente che l’affitto breve dell’appartamento o di una stanza non è stato inventato nel 2008 da Brian Chesky, Joe Gebbia e Nathan Blecharczyk, ricordo ad esempio che anche Mozart, Goethe e Stendhal nei loro viaggi in Italia di cui abbiamo abbondanti testimonianze documentali, dimoravano spesso in case di conoscenti o di loro amici e capitava pagassero per il servizio.

Più recentemente e molto meno celebri anche le nostre nonne, o le nostre stesse famiglie, affittavano una settimana o se ne avevano i mezzi per un mese intero la casa al mare o in montagna. Allora le offerte si trovavano sui giornali specializzati o in agenzia, si pagava comunque anticipato, commissioni d’agenzia comprese, e tutto sommato il modello formale e sostanziale seguito allora era il medesimo applicato oggi dai portali del settore.

A confermare però come AIRBNB abbia proprio creato uno spartiacque: before & after, segnando definitivamente il prima e il dopo, ricorderò la storia dolorosa di un mio vicinissimo parente che investì nei primi anni 2000 centinaia di migliaia di euro solo per affittare ed allestire cinque appartamenti milanesi tra Montenapoleone, via Spiga e via Brera, allo scopo di subaffittarli a settimana e week end ai turisti di lusso. Ma allora i portali che guidavano il mercato, booking.com ed Expedia su tutti, non promuovevano appartamenti o li mettevano in secondo piano rispetto all’offerta alberghiera preponderante. Risultato: zero visibilità, zero clienti, zero ricavi. Così, stufo di perdere soldi, il mio parente cedette il tutto, per un decimo di quanto speso per attrezzarlo, a qualcuno che ebbe la pazienza e la fortuna di aspettare AIRBNB e che adesso sugli stessi appartamenti guadagna soldi a palate. Cercate la differenza tra i due scenari: before AIRBNB “zero tituli” after AIRBNB soldi a palate…

AIRBNB oggi rappresenta infatti di questo mercato non solo il genitore anagrafico e l’archetipo commerciale/etimologico, ma la fetta di gran lunga più grossa di una torta sulla quale… non tramonta mai il sole, anche in senso economico. Nonostante questo la posizione di AIRBNB pure di gran lunga “importante” non risulta effettivamente “dominante” in quanto il settore è estremamente dinamico e molto più articolato di quanto gli host italiani riescano ad imparare dai propri Social: i portali efficienti sono più di mezza dozzina ed almeno tre/ quattro quelli imperdibili se vogliamo davvero fare AIRBNB model.

E’ davvero appassionante per chi abbia curiosità e competenza osservare questo nuovo mercato in cerca di equilibrio e misura tra domanda ed offerta, che giorno dopo giorno prende forma davanti a noi. Per dare un segno della complessità di questi sviluppi basta riflettere su come lo stesso AIRBNB potrebbe essere frenato da un’offerta quantitativamente enorme su alcune località (Milano, Roma) che diventa un limite tecnico/ commerciale difficile da superare se non con filtri affidati a fantasiosi algoritmi, un po’ come Google…

Su questo paragone, di buon augurio per il portale un po’ meno per gli operatori del settore, riconosciamo definitivamente da qui al futuro prossimo venturo la “CocaCola” della Sharing Economy: da oggi infatti qualunque sia il portale che lo esercita chiamatelo pure AIRBNB model!

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